Gengis Khan avo dei musulmani kazachi

 

Gengis Khan avo dei musulmani Kazachi

 

Gengis Khan è al centro della questione legata all’identità nazionale Kazaca. In Kazakistan Gengis Khan è un vero eroe, è glorificato dallo stesso presidente Nazarbayev ed è oggetto di grande attenzione in relazione alla promozione della Storia e della cultura Kazaca. Il ministro dell’agricoltura Arman Yevniyev ha recentemente dichiarato che questo condottiero e sovrano ispira il modello di conquista commerciale del Kazakistan odierno.

Kazakistan e Mongolia si ritengono eredi di Gengis Khan. Negli ultimi anni centinaia di Kazaki hanno inviato i loro geni ad un laboratorio americano specializzato nello studio del DNA, l’obiettivo è di rintracciare una discendenza gengiskhanide. La necessità di fare di Gengis Khan un eroe Kazaco, da contrapporre al mito di Tamerlano del grande paese rivale, cioè l’Uzbekistan, complica il panorama diplomatico dell’Asia Centrale.

In Mongolia vivono oltre 100mila persone di etnia e lingua Kazaca, soprattutto nella regione occidentale di Bayan-Olgii, però metà della popolazione Kazaca della Mongolia si trasferì in Kazakistan al tempo dell’indipendenza, nel 1991. La politica nazionalista delle autorità Kazache si contrappone alla Mongolia dove il nome Gengis Khan è ovunque.

Il libro che rappresenta la nuova tendenza nazionalista in Kazakistan si intitola “The Turkic saga of Genghis Khan and the KZ factor” di Kairat Zakiryanov. L’autore è un dottore in scienze pedagogiche e un insegnante di matematica, ed è attualmente rettore dell’Accademia Kazaca dello sport e del turismo, la cui sede si trova in Almaty. Ma soprattutto Zakiryanov è uno studioso della cultura e della storia del Kazakistan, a cui ha dedicato diverse opere per comprendere le proprie radici ed origini. Questo libro contiene una mole interessante di dati che portano l’autore a sostenere la completa origine Kazaca del condottiero Gengis Khan.

L’autore ha dedicato tutta la sua vita alla storia di Gengis Khan, ha viaggiato in tutta la Mongolia, ha studiato un sacco di fonti associate a questa famosa personalità. Inizialmente le sue dichiarazioni hanno fatto sorridere, ma oggi trovano sempre più sostenitori. Recentemente, ha presentato con successo il suo libro a Londra alla British Library, venendo il giorno successivo ordinato e insignito in Mongolia col titolo di “Cavaliere dell’ordine di Gengis Khan”.

Pubblichiamo di seguito alcuni passi dell’intervista fatta a Kairat Zakiryanov:

— Eppure il mondo intero pensa che Genghis Khan sia un Mongolo.

— Sto rompendo questo stereotipo. Che ideologia abbiamo proclamato? “Il Paese eterno (Мәңгі Ел in Kazaco)”. Genghis Khan, nel 1206, unì le diverse tribù e disse che d’ora in poi le persone che vivono nelle yurte di feltro si chiameranno “Il Paese eterno”. Col tempo questa nozione si è trasformata da lingua a lingua, ed è diventata “Mongola”. Anche la parola “Mongolo” non esiste nella lingua Mongola. Ho analizzato la lingua dei Mongoli del XIII e XXI secolo… Con chi era sposato Genghis Khan? Con Börte Ujin, la prima e principale moglie di Gengis Khan, che apparteneva alla tribù Kazaka dei Konyrat di cui il 95% dei suoi rappresentanti vive in Kazakistan, e solo una piccola parte in Cina e in Mongolia. È un clan sistematicamente Kazaco! In che lingua parlava Gengis Khan con sua moglie? Suo padre adottivo era Kerei Khan Toghril. Lo aiutò a conquistare il trono di Khan. Il 90% del clan dei Kerei vive in Kazakistan. In che lingua parlava con Toghril? Hasen Kozhakhmet, l’autore del meraviglioso libro “L’illusione che dura da secoli”, ha fatto un’analisi linguistica delle parole dell’antico Mongolo, ed è giunto alla conclusione che l’antica lingua Mongola è la lingua dei musulmani Kazachi del XXI secolo.

Il noto scienziato e storico dell’opposizione Mongola, Baabar, scrisse in occasione dell’800 anniversario dello Stato Mongolo, o meglio del più vasto impero mai esistito sulla terra, un libro intitolato “Storia della Mongolia” a cui io mi riferisco espressamente. Egli scriveva che al tempo di Genghis Khan la Mongolia si chiamava “40+4”.

Nel suo territorio vivevano 40 tribù Mongole e quattro tribù Oirate. Nel 1218 Gengis Khan portò 34 tribù nel territorio del Kazakistan e dell’Asia centrale. Le tribù rimaste in Mongolia si cominciarono a combattere per il potere. Queste 6 tribù Mongole furono chiamate in aiuto dai Manciù che dominavano la Cina, e finirono per assimilarsi in seguito con essi!

I Mongoli moderni sono le tribù Tunguska della Manciuria del XIII secolo. Gengis Khan se ne andò dalla Mongolia, ma la gloria rimase al popolo che venne ad abitare questa terra. Voglio ristabilire la giustizia storica e sradicare le fandonie che si trascinano dietro Gengis Khan. Il territorio della Mongolia ai tempi di Gengis Khan era abitato solo dalle tribù Turche. Il ministro della cultura appena nominato Arystanbek Muhamediula ha proposto di condurre un esame sul DNA dei resti di Khan Joshua (Juchi), primogenito di Gengis Khan. Zakiryanov ha anche proposto al ministro della Cultura della Mongolia di aprire il mausoleo di Khan Joshua per analizzare il DNA dei suoi resti. Secondo lo scienziato, questo metterebbe fine a tutte le controversie.

Juchi riposa nel territorio di Ulytau (zona semi desertica del Kazakhstan Centrale). Nella regione di Qaraǵandy si trova il suo mausoleo. Se troviamo il suo DNA, troviamo il DNA di Gengis Khan e finiscono tutte le discussioni! Nel 2004, il famoso genetista Spencer Wells ha prelevato circa 2.000 campioni dai popoli asiatici sotto il dominio di Gengis Khan. Si è scoperto che un gene si ripete più spesso. Questo non è sorprendente, infatti Gengis Khan aveva molte concubine e la sua prole è stimata in 18 milioni di persone. Il suo gene si trova solo all’1,3 per cento nella popolazione Mongola, Cinese, Tuvana, Chakassi, Buriata, mentre tra i Kazaki dell’Altai è all’8,5 per cento.

— I segreti di Genghis Khan non sono stati risolti?

— Nel mio libro un intero capitolo è dedicato ai segreti del grande signore della guerra. Scrivo che tutte le religioni del mondo provengono dalle steppe dell’Asia centrale. La famosa scienziata Mary Boyce scrive nei suoi libri che le radici dello Zoroastrismo non vanno cercate in Persia, ma nelle steppe a est della Volga. Tutto cresce dal Tengrianismo: la religione, la cultura e la filosofia. C’era il monoteismo qui. Questa è la fede che le nostre tribù nomadi hanno portato con sé adattandosi poi alla mentalità della popolazione locale. Ma Genghis Khan non è riuscito a rendere pratica questa religione. Il principe Nikolaj Sergeevič Trubeckoj che ha fondato l’idea dell’Eurasia, ha introdotto il concetto di “confessione domestica”, ovvero la religione deve essere sostenuta da riti quotidiani. Allora diventa carne e sangue del popolo. Genghis Khan non ha reso il Tengrianismo tale. Nel 1312, per diventare il Khan dell’Orda d’Oro, uno dei gengisidi (discendenti diretti di Genghis Khan), un Uzbeco, prese in prestito dei soldi da dei mercanti Arabi e non riusciva a pagare il debito. Gli suggerirono di dichiarare l’Islam religione della steppa. Riunì i gengisidi e gli propose di rinunciare al Tengrianismo. Essi rifiutarono perché era contrario alla legge (yasa) di Genghis Khan. Allora i 112 discendenti diretti di Genghis Khan furono uccisi… E l’Islam fu dichiarato la religione di Stato della Grande Steppa.

— Aggressivo, aggressivo, bellicoso, è quello che si pensa di Genghis Khan. Queste sono le qualità che vede oggi nel popolo?

— Aggiungerei anche – intelligente e giusto. Noi Kazachi abbiamo perso queste qualità, ma nello sport siamo germogliati, specialmente nelle arti marziali. Ad un certo periodo della storia abbiamo perso lo spirito della Grande Steppa, quando abbiamo conquistato paesi e popoli diversi spargendo senza riflettere il nostro seme.

.– Mi dica, perché ha fatto queste ricerche?

Ad un certo punto, il gene dei nostri antenati si è svegliato dentro di me. Tutti fanno i loro paladini e io ho iniziato a esplorare la vita di Gengis Khan. Mi sembrava un fardello insopportabile, ma credo che oggi il nostro grande antenato possa riposare tranquillamente, i suoi discendenti hanno reso omaggio e sono orgogliosi di lui. Non esito a dire che sono arrivato ad affrontare questo tema dopo aver letto i libri di Kalibek Daniarov, “La storia alternativa del Kazakistan” e “La storia di Gengis Khan”. Poi, negli anni ’90, non credevo a quello che stava scrivendo. La verità è che per compiacere a qualcuno, l’intera storia del Kazakistan è una menzogna. Io ho cercato da solo, ho scavato in molte fonti. All’inizio non ero ascoltato, ora le nostre famiglie Kazache si fanno a pezzi per Genghis Khan, ma soprattutto, la maggior parte della popolazione ha riconosciuto che è un grande antenato del popolo Kazaco.

 

 

Fonti:

https://www.zakon.kz/4620295-kajjrat-zakirjanov-ubezhden-chingiskhan.html

Borte. Behind every great man there is a great woman

https://it.sodiummedia.com/3925702-zhuz-is-..-meaning-definition-and-history

https://www.amazon.it/s?i=stripbooks&rh=p_27%3AKalibek+Daniarov&ref=dp_byline_sr_book_1

https://e-history.kz/en/publications/view/1035

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