Il simbolismo dei capelli tra i qalandar e la sessualità

Il simbolismo dei capelli tra i qalandar e la sessualità

Un testo Qalandar afferma che la rasatura apparve dopo il pentimento di Adamo, dato che fu cacciato dal cielo atterrando su una montagna in Sri Lanka (Mîr’âbedîni/Afshâri 1995: 161, 169-170). Era, naturalmente, pieno di rimorso per aver disobbedito al comandamento di Dio. Il Corano ingiunge di non mangiare dall’albero (Corano, 2.34) Dopo aver mangiato dall’albero, diventa consapevole della sua sessualità: “Quando gustarono l’albero, le loro parti intime divennero a loro visibili, ed essi iniziarono a coprirsi con le foglie di Paradiso” (Corano, 7.20). Il collegamento tra la nudità, la sessualità, il pentimento e la barba è sufficientemente chiaro da non richiedere ulteriori approfondimenti.

Secondo un mito che appare in due trattati della futuwwat, quando Adamo era in paradiso, non aveva i capelli addosso (mu bar andam nadasht). Dopo aver mangiato il grano 1 fu scacciato dal cielo e giunse su una montagna dello Sri Lanka. Dopo qualche tempo, Dio accettò il pentimento di Adamo “il prescelto” (Adam-i safi) 2, ma comandò a Gabriele di dire ad Adamo che non doveva disobbedire nuovamente al suo comando. Vedendo Gabriele, Adamo fu informato che Eva era alla Mecca, quindi il Profeta partì per ricongiungersi con lei. Eva non riconobbe Adamo per via dei capelli incredibilmente lunghi che gli erano cresciuti ed esclamò: ““Questo non è il mio Adamo! Adamo era una persona senza peli (saff), 3 ma questo Adamo è ricoperto di capelli! ” (Afshari 2003: 81). I suoi capelli avevano una lunghezza di circa settanta metri (haftad gaz) e la barba di quaranta metri (Afshari / Madayini 2002: 242). Adamo si lamentò e disse: “Oh Dio! Lei non mi accetta ”. Alla fine Gabriele venne a radere la testa di Adamo. La letteratura hadith racconta una storia diversa. Ubayy Ka’b (un compagno del Profeta) riferisce che Muhammad narrò che prima di peccare, Adamo aveva “molti capelli in testa come la cima di una palma” (Wheeler 2002: 25). Tabari afferma: “Quando Adamo venne meno, si spazzolò la testa in cielo e divenne calvo, così trasmise la calvizie ai suoi figli” (ibidem: 27).

La sessualità è anche presente nel mito di Muhammad sull’origine del chahar-zarb (le quattro rasature: sopracciglia 4, testa, baffi e barba). Sebbene questo messaggio nella storia di Muhammad appaia come una semplice giustificazione della rasatura per emulare la pratica del Profeta, i Qalandar sarebbero stati anche a conoscenza del più ampio contesto del Corano (versetto 48.27) e della tradizione Islamica, che collega il radersi all’hajj e ai suoi rituali, comprese le norme specifiche sull’attività sessuale. La tradizione della rasatura in occasione del pellegrinaggio sembra essere legata alla sessualità, poiché i musulmani si astengono dall’attività sessuale durante il periodo dell’hajj quando gli uomini si lasciano crescere la barba e i capelli. Governare i capelli implicherebbe che l’oggetto dei loro pensieri non sia esclusivamente diretto a Dio.

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La rasatura totale che avviene alla fine dell’hajj rappresenta un ritorno alla sessualità, o almeno alle convenzioni e alle leggi associate alla pratica sessuale Islamica controllata (Delaney 1994: 167).

Le molte somiglianze tra la letteratura dei Qalandar e la letteratura professionale dei barbieri è degna di nota. Entrambe mostrano un particolare interesse per l’etica della fatuwwat, includono sezioni sulla rasatura della testa e sulle sue origini mitiche, e trattano degli strumenti del commercio dei barbieri. Si potrebbe ipotizzare un collegamento tra i due gruppi. E’ possibile che i Qalandar abbiano lavorato come barbieri nel periodo pre-moderno? Comunque, la letteratura Qalandar-futuwwat spiega e legittima esplicitamente la rasatura attraverso i referenti Islamici, in particolare del Corano e di Muhammad.

Note:

  1. Il Corano parla di Adamo che mangia dall’albero, mentre la tradizione Persiana Islamica descrive che mangiava il grano (gandum).
  2. Un nome onorifico dato ad Adamo. A molti profeti furono dati nomi onorifici, Muhammad fu chiamato l’amato di Dio (habib Allah). Questa frase appare solo in Afshari / Madayeni 2002: 242.
  3. La parola saf (qui nella forma di safi) significa letteralmente “puro, liscio, pulito”.
  4. Secondo i Qalandar le sopracciglia modellate come due archi simbolizzano la possibilità che Gabriele scenda davanti ai loro occhi per fornire l’illuminazione divina: “fu alla distanza di due archi o meno” (Corano, 53.9)

 

Bibliografia

Shaggy or Shaved? The Symbolism of Hair among Persian Qalandar Sufis

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