Ali Shah Naqshbandi unisce sikh e musulmani

L’Imam Ali Shah Naqshbandi 1797-1866

Rattar Chattar è un piccolo villaggio in territorio Indiano (Punjab, distretto Di Gurdaspur) a 4 km dal confine col Pakistan. Il villaggio ha 722 abitanti e prima della spartizione dell’India Britannica, la popolazione del villaggio era prevalentemente musulmana. Dopo l’esodo della popolazione musulmana, la popolazione attuale è prevalentemente sikh con pochi musulmani, indù e cristiani che vivono insieme in armonia.

Il villaggio dispone di due templi sikh (Gurdwara), una chiesa e una vecchia moschea musulmana. Il villaggio è rinomato per le tombe di santi sufi che risalgono a 400 anni fa, al tempo di Mian Mir. Ogni anno una celebrazione attira i visitatori di tutte le religioni.

Gli abitanti del villaggio si sono presi cura di una moschea vecchia di 300 anni anche dopo che i musulmani hanno lasciato questo villaggio in seguito alla partizione del Subcontinente Indiano nel 1947.

La leggenda vuole che la prima pietra di questa moschea sia stata posta da Mian Mir, che pose anche la prima pietra del rinomato Tempio d’Oro di Amritsar. Mian Mir era un famoso santo musulmano sufi che propagava l’uguaglianza di tutte le religioni.

Mian Mir

I residenti di questo remoto villaggio credono che il venerato santuario di Hazrat Imam Ali Shah Sahib li protegga da qualsiasi calamità naturale provocata dall’uomo. Gli abitanti del villaggio si vantano di aver sofferto zero vittime durante le guerre del 1965 e del 1971.

Il santuario fu edificato successivamente da Hazrat Syed Imam Ali Shah Naqshbandi. In esso sono sepolti quattro santi della silsala naqshbandiyya mujaddadiya.

Foto del mausoleo conservato dai Sikh:

https://twitter.com/basantark/status/729391961619075072/photo/1

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