Il 786 e il 110 nella cultura islamica

Significato e origine

“786” è il valore totale delle lettere di “Bismillah al-Rahman al-Rahim”.  Nel subcontinente Indiano, l’Abjad è molto popolare, e il 786 è diventato un sostituto del Bismillah (Basmala). Questa tradizione non risale al tempo del Profeta, ma si è sviluppata molto più tardi, forse durante il periodo Abbaside. Non siamo a conoscenza di Imam o di giuristi che abbiano utilizzato questo numero al posto di Bismillah (Basmala). Tuttavia, questo sistema numerologico ha una lunga storia che risale ai manoscritti ugaritici.

Moschea di Malerkotla – Punjab – India

Misticismo islamico e numerologia

Molti mistici Islamici (‘urufa) hanno scritto dei libri sulla numerologia (abjad), tra cui Muhyiddin ibn Arabi. Ibn Arabi nell’opera “Al-Durr al-Maknufi ‘Ilm al-Huruf” dichiara: “Dio ha insegnato ad Adamo il Nome Eccelso (‘Ism A’ẓam) che l’intero universo rispetta. Poi, Adamo insegnò a suo figlio Seth, la scienza delle lettere che fu poi ereditata da Idris. Idris era un messaggero che aveva ricevuto trenta libri (scritture) da Dio, era l’amministratore della scienza delle lettere, dei misteri della saggezza, dei numeri e dei cieli. È detto che fu il primo a scrivere a penna. Il profeta Idris (Enoch) scrisse un libro intitolato “Il libro dei segreti” che fu commentato in seguito dal Re Tanklu e da Thabit bin Qurra al Ḥarrani. E quando incontrai il profeta Idris in una visione, chiesi di questi due commentari e lui rispose: queste due spiegazioni comprendono solo lo strato esterno del libro, mentre il resto è nascosto e sigillato all’interno. Poi, ha rivelato una serie di segreti sconosciuti che solo i grandi mistici conoscono. La scienza delle lettere fu poi ereditata dagli Ermetisti (Harāmisah) dell’Egitto che erano quaranta persone.”

Moschea Badshahi, Lahore – Pakistan

Sciismo e numerologia

Ci sono alcune tradizioni degli Imam sciiti riguardanti il sistema numerologico. Per esempio, l’Imam Rida ha detto: “La prima cosa creata da Allah per l’umanità erano le lettere mu’jam”. Poi aggiunse: “L’Imam ‘Ali fu l’erede della scienza delle lettere dal messaggero di Dio, successivamente ne fu l’Imam Hussein, poi l’Imam Zayn al-Abidin, poi l’Imam Baqir, poi l’Imam Sadiq. L’Imam Sadiq fu colui che si immerse negli oceani di questa scienza e ne rivelò i segreti, fu colui che parlò della scienza del giafr e delle lettere con discrezione: La nostra conoscenza è un libro nascosto su un foglio patinato… che è in nostro possesso. Ci sono tanti tipi di Giafr: Giafr Abyaḍ (bianco), Giafr Aḥmar (rosso), Giafr Akbar (il più grande) e Giafr Asghar (il più piccolo); tutti questi accompagneranno l’Imam Muḥammad Mahdi alla fine dei tempi, e l’Imam Mahdi è l’unico che conosce la scienza delle lettere completa”.

Tomba di un ismailita Dawudi Bohra

Poiché la Fatiha viene recitata quando si visita una tomba, il 786 sulla lapide introduce il visitatore a pregare per l’anima del defunto. Alcune tombe dei Dawudi Bohra riportano due cifre, il 786 e il 110. Il 110 si riferisce ad Ali, cugino e genero di Muhammad, nonché primo Imam degli sciiti.

Il 786 nel Punjab-Haryana

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